IL GOVERNO DELLA LEGA DECRETA LA DECLASSAZIONE DEI COMUNI: DA MONTANI A COLLINARI

0

IL GOVERNO DELLA LEGA DECRETA LA DECLASSAZIONE DEI COMUNI: DA MONTANI A COLLINARI

Ieri la Conferenza Stato-Regioni avrebbe dovuto decidere sul regalo di Natale di Calderoli a migliaia di comuni italiani che dovrebbero essere declassati da Comuni di Montagna a Comuni di Collina. Questo in base alla Legge sulla montagna approvata lo scorso Settembre, che ha avuto bisogno di 17 Decreti per essere attuata e zero finanziamenti aggiuntivi a quelli già stanziati dai Governi precedenti.

Cosa comporta un provvedimento del genere? Si tratta di effetti devastanti per le economie dei territori interessati: meno risorse, fine della possibilità di avere somme specifiche dedicate ai comuni montani, impossibilità di usufruire delle norme stabilite per contrastare lo spopolamento, rinunciare alle norme di salvaguardia per le scuole di montagna, le imprese non possono più accedere alla defiscalizzazione. Insomma un bel regalo natalizio!

Tutto fa parte di un disegno chiaro di questo governo della Destra, a trazione leghista e separatista: l’Autonomia differenziata, che Calderoli cerca di imporre nonostante la bocciatura, proponendo accordi alle regioni del Nord, il Piano di governo sulle aree interne nel quale si decreta la morte dei comuni con più alto spopolamento, piano che colpisce in modo particolare il Sud, infine questo decreto sulla montagna che non ha altro obiettivo che quello di tutelare l’insediamento elettorale della Lega Nord.

Per fortuna il Governo ieri, alla Conferenza Stato-Regioni è stato costretto ad accogliere la richiesta delle Regioni di rinviare l’esame del Decreto montagna per evitare di dover registrare una spaccatura e una mancata intesa. Bene, ma il pericolo non è scongiurato, l’attacco leghista e del Governo, come per altri provvedimenti bocciati, proseguirà. Occorre mettere in piedi iniziative di contrasto, manifestazioni, Consigli comunali aperti, presidi davanti alle Prefetture.

La Calabria, secondo il Decreto, sarebbe una delle regioni maggiormente colpite con i suoi 202 comuni interessati, dei quali alcuni sinceramente scandalosi, comuni dell’Altopiano Silano che interessano tutte e tre le province, del Parco del Pollino, del Monte Poro e del Parco dell’Aspromonte.

Chiediamo alla Regione Calabria, che pure ieri era tra le regioni che hanno richiesto il rinvio dell’esame del provvedimento, di tenere in questa vicenda fortemente penalizzante per tantissimi comuni delle aree interne calabresi un atteggiamento fermo e rigoroso di contrasto a questa ulteriore scellerata manovra contro il Sud e le aree più deboli del Paese, anche perché un atteggiamento diverso sarebbe contraddittorio con “l’attenzione per le aree montane” propagandata alla presentazione del Bando Sviluppo delle montagne calabresi.

Fernando PIGNATARO – Segretario Regionale SI – AVS

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *