Santa Lucia: una tradizione di luce e magia

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Santa Lucia: una tradizione di luce e magia

Santa Lucia si celebra il 13 dicembre ed è una delle feste più amate, soprattutto dai bambini. Il suo nome deriva dal latino lux, che significa luce, e non a caso questa ricorrenza è legata alla speranza e all’attesa del Natale.

Secondo la tradizione, Santa Lucia porta doni ai bambini durante la notte tra il 12 e il 13 dicembre, accompagnata dal suo asinello. I piccoli lasciano sul tavolo biscotti, latte o caffè per la Santa e un po’ di fieno per l’animale. Guai a farsi vedere! Si dice che Santa Lucia getti cenere negli occhi di chi tenta di sorprenderla!

In molte città italiane, come Verona, Brescia, Bergamo e Siracusa, la festa è particolarmente sentita. Le strade si riempiono di mercatini, dolci tipici e luci, creando un’atmosfera magica. Tra i cibi tradizionali troviamo la cuccìa, a base di grano cotto, simbolo di abbondanza e gratitudine.

Santa Lucia non è solo una festa per i più piccoli, ma un momento che unisce tradizione, fede e comunità, ricordandoci che anche nelle notti più buie una luce può sempre brillare.

Storia

Nata a Siracusa tra il 280 e il 290 d.C., Santa Lucia fu una martire cristiana, uccisa tramite decapitazione il 13 dicembre del 304 d.C., sotto l’imperatore Diocleziano. Le sue spoglie sono custodite nel Santuario di Lucia a Venezia, ma il principale luogo di culto è la chiesa di Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa.

Venerata come santa dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, è anche invocata come protettrice della vista, per l’origine latina del suo nome (Lux, luce). Per questo, la celebrazione della sua figura si è fusa negli anni con quella della festa della “luce”, durante la quale si attende l’arrivo della primavera successiva

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